Il 15 luglio 2010 è iniziata l'udienza prelieminare per l'omicidio di Stefano, tredici le persone per le quali si chiede il rinvio a giudizio, tredici tra le persone alle quali non importava niente che mio fratello stesse male. Qualcuno ha avuto anche il coraggio di infangarne il nome dopo la sua morte, facendo un processo nei confronti di chi non poteva più difendersi.
Nove mesi fa Stefano è uscito di casa dicendo a nostra madre che stava bene. Ora ci ritroviamo in un'aula di tribunale a parlare della sua morte.
Sembra irreale. Eppure è successo davvero. E' successo che mio fratello è stato arrestato quella sera del 15 ottobre 2009. Poi ha iniziato una via crucis, tra camere di sicurezza, un intervento del 118, tribunale, carcere, pronto soccorso e infine la struttura protetta di un ospedale, dove dopo soli sei giorni, in condizioni terribili, ha smesso di vivere. Senza che noi potessimo vederlo, o almeno sapere perché stava male.
Dal 22 ottobre 2009 la mia vita è cambiata di colpo e radicalmente. Un dolore così grande, improvviso, senza un perché. Continuo a chiedermi cos'è che spinge le persone a tanta violenza nei confronti di un altro essere umano. Le mie domande non trovano risposta. Mi hanno privato di mio fratello, che amavo, che era una parte di me. Ora quello che mi resta di lui sono i ricordi di una vita passata insieme, a condividere le gioie e i dolori, i successi e i fallimenti. Ricordi di quando Stefano da bambino illuminava le mie giornate con i suoi sorrisi contaggiosi. Di quando da adolescente voleva fare il grande ma ancora non lo era. Di quando il giorno del mio matrimonio, impacciato in quell'abito da cerimonia, era al mio fianco come testimone. Di quando giocava con i miei bambini, i suoi adorati nipoti, che lo amavano di un amore sincero, che non giudica.
Cosa racconterò un giorno ai miei figli? Come riuscirò a farli crescere senza diffidenza cieca nel prossimo? Forse facendo in modo che la morte dello zio trovi risposte e giustizia. Per credere ancora che nel mondo esiste il male, ma alla fine il bene trionfa sempre...